Dante Alighieri e il ciclo dell’acqua

Nella Divina Commedia ci sono passaggi in cui Dante si mostra perfettamente a suo agio con l’astronomia, l’aritmetica, la geometria, le scienze naturali. E utilizza narrazioni e dialoghi per comunicare le idee e le teorie a un livello molto avanzato per i suoi tempi.

-

Dante Alighieri e il ciclo dell’acqua

Nella Divina Commedia ci sono passaggi in cui Dante si mostra perfettamente a suo agio con l’astronomia, l’aritmetica, la geometria, le scienze naturali. E utilizza narrazioni e dialoghi per comunicare le idee e le teorie a un livello molto avanzato per i suoi tempi.

Tu te ne porti di costui l’etterno
per una lagrimetta che ‘l mi toglie;
ma io farò de l’altro altro governo!”.

Ben sai come ne l’aere si raccoglie
quell’ umido vapor che in acqua riede,
tosto che sale dove ’l freddo il coglie.

Giunse quel mal voler che pur mal chiede
con lo ’ntelletto, e mosse il fummo e ’l vento
per la virtù che sua natura diede.

Indi la valle, come ’l dì fu spento,
da Pratomagno al gran giogo coperse
di nebbia; e ’l ciel di sopra fece intento,

sì che ’l pregno aere in acqua si converse;
la pioggia cadde, e a’ fossati venne
di lei ciò che la terra non sofferse;

e come ai rivi grandi si convenne,
ver’ lo fiume real tanto veloce
si ruinò, che nulla la ritenne.

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, Canto V, 106-129)

 

Siamo nel Purgatorio, dove Dante incontra Bonconte di Montefeltro, capo militare dei ghibellini di Arezzo contro i guelfi fiorentini nella battaglia di Campaldino del 1289. Qui Bonconte morì durante il combattimento e il suo corpo non fu mai trovato. La sua anima invece viene contesa fra le forze del bene e quelle del male, e si salva grazie al fatto che Bonconte aveva invocato Maria con il suo ultimo respiro, versando una piccola lacrima (Tu te ne porti di costui l’etterno per una lagrimetta). Tuttavia, un demone si impossessa del suo corpo e lo disperde in un fiume in piena (farò de l’altro altro governo).

Evaporazione e condensazione

La descrizione della situazione meteorologica che precede la tempesta è un capolavoro di divulgazione scientifica. Qui Dante descrive infatti il ciclo dell’acqua, dovuto all’evaporazione e alla successiva condensazione quando il vapore, salendo, incontra strati di aria più fredda (quell’umido vapor che in acqua riede, tosto che sale dove ’l freddo il coglie). Un fenomeno che non era così chiaro alle persone del tempo. E anche la descrizione dell’intero processo della tempesta e del fluire dell’acqua verso i fiumi è degna di un saggio scientifico.

Link e approfondimenti

Il “programma” di divulgazione della conoscenza di Dante del Convivio e del De Vulgari Eloquentia.

Gian Italo Bischi
Gian Italo Bischi
Laureato in fisica, è professore ordinario di Matematica generale e Sistemi dinamici e giochi evolutivi presso il Dipartimento di Economia, Società, Politica dell’Università di Urbino. Ha pubblicato articoli e libri sui modelli dinamici e le loro applicazioni alla descrizione di sistemi complessi. Si occupa anche di divulgazione, in particolare sulle connessioni fra la matematica e gli altri campi del sapere.

Il viaggio più estremo

CoverI Buco Nero

Primo piano

Categorie più popolari

Recent comments