Italo Calvino e la poetica della sostenibilità

Cent'anni fa nasceva Italo Calvino, uno scrittore che ha toccato moltissimi temi di natura scientifica. Dalle Città invisibili alle Cosmicomiche, si è occupato anche di sostenibilità.

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Italo Calvino e la poetica della sostenibilità

Cent'anni fa nasceva Italo Calvino, uno scrittore che ha toccato moltissimi temi di natura scientifica. Dalle Città invisibili alle Cosmicomiche, si è occupato anche di sostenibilità.

Ti racconterò cosa ho sognato stanotte, – dice [Kublai Khan] a Marco. – In mezzo a una terra piatta e gialla, cosparsa di meteoriti e massi erratici, vedevo di lontano elevarsi le guglie d’una città dai pinnacoli sottili, fatti in modo che la Luna nel suo viaggio possa posarsi ora sull’uno ora sull’altro, o dondolare appesa ai cavi delle gru.

E Polo: – La città che hai sognato è Lalage.

– C’è qualcosa che tu non sai, – aggiunse il Kan. – Riconoscente la Luna ha dato alla città di Lalage un privilegio più raro: crescere in leggerezza.

(Italo Calvino, Le città invisibili)

 

 

Ecco una bella definizione di sviluppo sostenibile: crescere in leggerezza. Siamo tentati di definire questo dialogo una “poetica della sostenibilità”. E non c’è da stupirsi, perché Calvino è stato uno dei primi scrittori ad aver affrontato la questione attraverso efficaci narrazioni in alcuni suoi racconti e romanzi. Per esempio, nel racconto La nuvola di smog (pubblicato nel 1958 nella rivista Nuovi Argomenti e poi confluito nella raccolta Gli amori difficili), Calvino non solo affronta il problema dell’inquinamento; ma arriva a denunciare la controversa posizione delle aziende che inquinano e nello stesso tempo finanziano chi dovrebbe denunciare gli inquinatori, rivelando un conflitto di interessi che caratterizzerà molti Paesi industrializzati dopo gli anni Sessanta. Calvino lo fa con grande anticipo sui tempi, negli anni in cui sta iniziando in Italia la conversione da un’economia prevalentemente agricola a un’economia industriale, che porterà di lì a poco al miracolo economico.

Un conflitto di ideali è anche al centro del romanzo La speculazione edilizia, pubblicato nel 1963 da Einaudi dopo che una prima versione era comparsa nel 1957 sulla rivista letteraria Botteghe oscure. In questo romanzo il protagonista, un intellettuale impegnato in battaglie politiche e sociali della sinistra, che ha sempre evitato attività finalizzate al conseguimento di ricchezze, si trova invece attratto dai profitti derivanti da una speculazione edilizia nei terreni di famiglia.

È inquinata anche l’informazione

Il tema delle interazioni fra uomo e ambiente, della biodiversità e dell’evoluzione, viene ripreso anche in alcuni racconti delle Cosmicomiche (1965), in particolare nel secondo volume, Ti con Zero (1967) e nel successivo La memoria del mondo e altre cosmicomiche (1968). “La memoria del mondo”, in particolare, si presenta nella forma di un monologo, scritto nello stile di un thriller, in cui il dirigente di un’azienda informatica si rivolge a un suo dipendente. A un certo punto, gli dice: “Cosa sarà il genere umano al momento dell’estinzione? Una certa quantità d’informazione su se stesso e sul mondo […] Sarà scrupolo del direttore far sì che non resti fuori niente, perché quel che resta fuori è come se non ci fosse mai stato. E nello stesso tempo sarà suo scrupolo fare come se non ci fosse mai stato tutto ciò che finirebbe per impasticciare o mettere in ombra altre cose più essenziali, cioè tutto quello che anziché aumentare l’informazione creerebbe un inutile disordine e frastuono”… Insomma, c’è anche un inquinamento dell’informazione, fenomeno ben noto oggi, nell’era di internet e delle fake news.

Calvino, per concludere, ha intuito e descritto in anticipo sui tempi varie forme di inquinamento oggi molto attuali (dell’aria, del paesaggio, dell’informazione), sviluppando riflessioni ficcanti sull’impatto della nostra civiltà sull’ambiente, e persino sui segni che l’umanità lascerà anche dopo che sarà scomparsa.

 

Link e approfondimenti

• I libri Le città invisibili, Gli amori difficili, Tutte le cosmicomiche di Italo Calvino.
• I post di Josway su Calvino e la complessità.

Gian Italo Bischi
Gian Italo Bischi
Laureato in fisica, è professore ordinario di Matematica generale e Sistemi dinamici e giochi evolutivi presso il Dipartimento di Economia, Società, Politica dell’Università di Urbino. Ha pubblicato articoli e libri sui modelli dinamici e le loro applicazioni alla descrizione di sistemi complessi. Si occupa anche di divulgazione, in particolare sulle connessioni fra la matematica e gli altri campi del sapere.

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