L’Eros e i cinque sensi (4): l’udito

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L’Eros e i cinque sensi (4): l’udito

In un episodio della serie televisiva Seinfeld (1989) di Jerry Seinfeld, la protagonista Elaine accetta un invito con un uomo che non ha mai visto nemmeno in foto, ma di cui ha semplicemente ascoltato la voce durante alcune conversazioni telefoniche. La voce e il tono utilizzato, infatti, – ma anche un sussurro, un gemito, una parola – possono affascinare e attivare il desiderio al pari del tocco e dei profumi.

Un organo complesso

D’altra parte, nel feto l’udito è il primo dei sensi a formarsi, a soli 3 mesi di vita. L’orecchio si suddivide in tre parti: quella esterna raccoglie e orienta le onde sonore verso l’orecchio medio, in cui si trova il timpano che capta, amplifica e trasmette le vibrazioni all’orecchio interno.

Importanti sono anche tre ossicini – martello, incudine e staffa – che, vibrando, trasmettono le onde sonore alla coclea. La coclea è il cuore dell’orecchio interno, quella parte in cui l’energia sonora viene elaborata e trasformata in impulsi elettrici poi inviati al cervello.

La sensibilità del lobo

Il lobo dell’orecchio è una delle zone erogene del corpo. Infatti, è una pratica assai comune quella di sfiorare, toccare, mordicchiare, baciare, leccare il lobo del/la partner. Quest’attività può diventare ancora più intensa se associata a un dialogo sensuale o, in altri casi, a parole e frasi romantiche sussurrate all’orecchio che mirano a rafforzare l’intimità affettiva e sessuale.

Conta più la voce dell’aspetto

Diversi studi hanno analizzato il tipo di voce considerato più attraente da uomini e donne.

La dottoressa Madeleine Fugère, docente di Psicologia Sociale alla Eastern Connecticut State University (Usa), ha riscontrato che, nel sesso, le donne eterosessuali reputano le voci basse e profonde più attraenti e virili. Invece, sembrerebbe che gli uomini eterosessuali apprezzino maggiormente le donne con voci più acute.

Secondo Fugère, inoltre, le voci sexy hanno un maggiore impatto sull’attrazione dell’aspetto fisico. Infine emerge che gli individui manipolano la propria voce a seconda del contesto e delle persone con le quali interagiscono. Nello specifico, uomini e donne ricorrono a una voce considerata più seducente quando si rivolgono a persone per loro attraenti.

Rumori e dirty-talking

I gemiti, la respirazione più accentuata e affannosa sono spesso indicatori del piacere sessuale oltreché un feedback immediato di apprezzamento rispetto a ciò che sta accadendo. Chi è appassionato di auricolarismo prova una forte eccitazione per questi rumori durante l’attività sessuale.

Un fenomeno interessante ed attuale è quello del “dirty-talking”, letteralmente “discorso sporco”: consiste nel pronunciare all’orecchio del/la partner parole e discorsi sconci, volgari, espliciti per aumentare l’eccitazione durante l’attività sessuale.

Il dirty-talking può essere utilizzato in almeno tre modi diversi: pronunciando singole parole considerate “sporche” e “irriverenti”; descrivendo ciò che sta avvenendo nel momento di intimità condivisa; raccontando una fantasia sessuale o un’attività sessuale in grado di eccitare il/la partner.

A suon di musica

Anche la musica può contribuire a rendere la sessualità più appagante e soddisfacente. I diversi ritmi musicali producono infatti un effetto sul corpo al punto da far allineare e muovere le persone in base a ciò che si sta sentendo. In uno studio intitolato “The Aphro-Deezer-ac Report”, condotto dalla scrittrice Tracey Cox in collaborazione con la piattaforma di streaming musicale Deezer, emerge che la musica può avere un ruolo fondamentale nel sesso, nel bene e nel male. Più del 30% dei partecipanti affermava che la musica crea un “mood” favorevole e che il sesso è migliore con la giusta playlist. Non stupisce infatti che molte persone creino una playlist appositamente per il sesso.

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Rhonda Freeman, neuropsicologa clinica che svolge la sua attività in Florida, afferma che la musica colpisce delle regioni specifiche del cervello: il centro del piacere e delle ricompense (che comprende corteccia prefrontale, talamo e amigdala), il sistema che crea connessioni sociali e, infine, l’area in cui vengono elaborate le emozioni (sistema limbico).

La musica, inoltre, permette di ridurre lo stress rendendo il clima più disteso e sereno soprattutto con i nuovi partner.

Shhh

Ci sono situazioni in cui si rende necessario il silenzio durante il sesso, per esempio quando in casa ci sono altri inquilini od ospiti, e viene vissuto come indesiderato il pensiero di essere scoperti o sentiti.

Il “silenzio” in questo caso potrebbe però rendere più intrigante il sesso, mettendo in gioco la necessità di autocontrollarsi e di reinventare il piacere dando la priorità a tutti gli altri sensi.

Ci sono infine casi in cui i disturbi dell’udito potrebbero interferire con il piacere sessuale. Diversi studi, infatti, dimostrano che l’ipoacusia e i disturbi dell’udito (per esempio la presenza di un acufene) rischiano di creare difficoltà nella sfera sessuale. Anche in questi casi, però, focalizzarsi su tutta la restante sensorialità garantisce di vivere una sessualità assolutamente appagante, preservando l’intimità sessuale e il legame affettivo-relazionale.

Chiara Maggio – Psicologa clinica e co-founder di Green Vibes, piattaforma online dedicata alla sessualità sostenibile per l’ambiente e per la persona.

 

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