Il nuovo cielo di Euclid

Il telescopio spaziale Euclid sta realizzando una mappa 3D ultradettagliata dell’universo per svelarne i misteri più profondi. Oggi ne è stata rilasciata la prima parte.

-

Il nuovo cielo di Euclid

Il telescopio spaziale Euclid sta realizzando una mappa 3D ultradettagliata dell’universo per svelarne i misteri più profondi. Oggi ne è stata rilasciata la prima parte.

Il geometra dell’universo si chiama Euclid ed è un telescopio spaziale in orbita in un punto particolarissimo a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, che si muove in modo tale da mantenersi sempre in direzione opposta al sole. Da lì, dove si trova in compagnia degli altri telescopi Gaia e James Webb, ha cominciato a fotografare con inedito dettaglio l’universo. 

Il primo pezzo della mappa, un enorme mosaico di 208 gigapixel, è stato rivelato oggi al Congresso Astronautico Internazionale di Milano. Contiene 260 osservazioni effettuate tra il 25 marzo e l’8 aprile 2024. In queste due settimane, Euclid ha fotografato 132 gradi quadrati, più di 500 volte la luna piena. «Questa straordinaria immagine è il primo pezzo di una mappa che tra 6 anni rivelerà più di un terzo del cielo. Questo rappresenta solo l’1% della mappa, eppure è pieno di una varietà di fonti che aiuteranno gli scienziati a scoprire nuovi modi per descrivere l’universo», afferma Valeria Pettorino, Project Scientist di Euclid all’Esa.

Nel dettaglio

La porzione rilasciata oggi contiene già circa 14 milioni di galassie, che possono essere utilizzate per studiare l’influenza nascosta della materia oscura e dell’energia oscura sull’universo (v. video in fondo). Nel mosaico, l’Esa ha messo in evidenza con uno zoom fino a 600x una coppia di galassie (chiamate ESO 364-G035 e G036) che si trovano a 420 milioni di anni luce da noi e che stanno lentamente interagendo tra loro (sotto una grafica, qui il video dell’ingrandimento). 

Mosaico spiegato
Una spiegazione del nuovo mosaico di Euclid. In alto a sinistra, una mappa completa del cielo, con la porzione appena rilasciata in giallo. In alto a destra, il confronto con la luna piena. Nei dettagli e nella gallery sotto, una serie di ingrandimenti (fino a 600x) su una coppia di galassie. (Immagine ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, CEA Paris-Saclay, image processing by J.-C. Cuillandre, E. Bertin, G. Anselmi; ESA/Gaia/DPAC; ESA/Planck Collaboration – CC BY-SA 3.0 IGO)

La nuova mappa di Euclid contiene anche decine di milioni di stelle della nostra Via Lattea. E si possono notare alcune nuvole fioche tra alcune di queste stelle, che appaiono in azzurro sullo sfondo nero del vuoto retrostante. Queste nubi sono un mix di gas e polveri; sono chiamate anche “cirri galattici” perché assomigliano ai cirri.

Euclid_s_wide-eyed_look_at_the_cosmos
La sovrapposizione di una foto della Luna su una porzione di cielo registrata simultaneamente dai 36 rilevatori dello strumento VIS di Euclid, che è sensibile alla luce visibile (ESA/ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, S. Brunier). Euclid è dotato anche di strumenti sensibili all’infrarosso.

Tomografia cosmica

Euclid è una missione europea, costruita e gestita dall’Esa, con il contributo della Nasa. Prende il nome da Euclide, il padre della geometria, perché il suo scopo è quello di ricostruire – attraverso la mappa in 3D che realizzerà – la geometria dell’universo fino alla sua più larga scala. Alla missione partecipano oltre 2000 scienziati provenienti da 300 istituti in 15 Paesi europei, Stati Uniti, Canada e Giappone Il telescopio è stato lanciato nel luglio 2023 e ha iniziato le sue osservazioni scientifiche di routine il 14 febbraio 2024.

Nel video, come Euclid studia la materia oscura e l’energia oscura (ESA/Euclid Consortium/Cacao Cinema).

Prossimi appuntamenti

Il rilascio di 53 gradi quadrati dell’indagine, inclusa un’anteprima delle aree di Euclid Deep Field, è previsto per marzo 2025. Il primo anno di dati cosmologici della missione sarà rilasciato alla comunità nel 2026.

Link e approfondimenti

• Il sito dell’Esa dedicato a Euclid.
• Il video dello zoom sulle galassie.
• Un articolo di Andrea Parlangeli su Focus dedicato a Euclid.Apertura Euclid• Nello stesso numero di Focus, un’intervista al fisico italiano Andrea Lapi, alla Sissa di Trieste, secondo cui i dati di Euclid mostreranno che l’energia oscura non esiste.
• Il Punto lagrangiano L2.
Gli strumenti di Euclid, nel visibile e nell’infrarosso.

 

Andrea Parlangeli
Andrea Parlangeli
Andrea Parlangeli è fisico (PhD) e giornalista, caporedattore del mensile Focus. Appassionato di scienza, tecnologia e innovazione, nel 2019 ha conseguito un Executive MBA presso il MIP/Politecnico di Milano. Ha scritto diversi libri, tra cui Uno spirito puro. Ennio De Giorgi, genio della matematica (Milella 2015, Springer 2019) e Viaggio all’interno di un buco nero (StreetLib, 2019). È stato curatore di La nascita imperfetta delle cose (Rizzoli 2016) di Guido Tonelli, sulla scoperta del Bosone di Higgs; La musica nascosta dell’universo (Einaudi 2018) di Adalberto Giazotto, sulla scoperta delle onde gravitazionali ; Benvenuti nell'Antropocene (Mondadori, 2005) del premio Nobel Paul Crutzen, padre del termine "antropocene" .

Il viaggio più estremo

CoverI Buco Nero

Primo piano

Categorie più popolari

Recent comments