Scoperto un popolo di virus negli spazzolini da denti

In uno studio recente, sono stati trovati più di 600 tipi di fagi (virus che attaccano i batteri) negli spazzolini e nei soffioni della doccia degli americani. Molti non erano mai stati visti prima.

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Scoperto un popolo di virus negli spazzolini da denti

In uno studio recente, sono stati trovati più di 600 tipi di fagi (virus che attaccano i batteri) negli spazzolini e nei soffioni della doccia degli americani. Molti non erano mai stati visti prima.

Li usiamo tutti i giorni per lavarci i denti, ma se andassimo a guardare con un microscopio che cosa si nasconde negli spazzolini rimarremmo senza dubbio a bocca aperta. In fondo non è una novità. Lo possiamo immaginare, ed già noto che gli spazzolini sono pieni di batteri provenienti dalla nostra bocca. Ma sappiamo ancora poco dei virus che si annidano tra le setole. Per questo un gruppo di ricerca della Northwestern University nell’Illinois (Usa) ha pensato di effettuare uno studio per identificare in particolare i virus batteriofagi, cioè quelli che infettano i batteri, che potrebbero essere utili a combattere alcune malattie in alternativa agli antibiotici.

Innocui, forse utili

Per svelare il mondo nascosto nel microcosmo dei nostri bagni, il team ha prelevato negli Stati Uniti campioni da 36 spazzolini da denti e da 92 soffioni da doccia (contaminati dai microrganismi presenti nei depositi d’acqua). Sequenziando il Dna dei campioni presi, i ricercatori hanno scoperto più di 600 virus batteriofagi, detti anche fagi, una classe che attacca i batteri. La maggior parte di questi virus, che non sono dannosi per l’uomo, provenivano dagli spazzolini da denti e non erano mai stati descritti prima, sorprendendo anche i ricercatori.

Guerra ai batteri

Ancora non è chiaro come agiscono questi nuovi virus sulle migliaia di batteri che i ricercatori hanno identificato; ma i fagi in generale agiscono in due modi. Possono sabotare i meccanismi molecolari dei batteri che infettano e ucciderli. Oppure possono integrarsi nel loro genoma e modificarli. In ogni caso, i fagi identificati dal team sono probabilmente presenti su tutte le superfici umide delle nostre case, dai lavandini all’interno dei frigoriferi. Gli scienziati puntano ora a esplorare ulteriormente questo universo microscopico, e a cercare di utilizzare o perfino ingegnerizzare i virus scoperti per combattere soprattutto quei ceppi di batteri pericolosi, diventati ormai resistenti agli antibiotici.

Link e approfondimenti

• Lo studio della Northwestern University nell’Illinois (Usa) e il relativo comunicato.
• Un articolo del New Scientist che riporta la notizia.

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