Il primo hotel nel metaverso

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Il primo hotel nel metaverso

Immaginate di andare in vacanza e di voler prenotare un hotel, tramite un avatar che consenta di percorrerne i corridoi, vedere in anteprima le camere, provare i servizi, pur restando comodamente seduti sul divano di casa. Sembra futuristico? È già realtà, nel metaverso, il mondo virtuale che apre nuove possibilità per socializzare, viaggiare, lavorare, vivere esperienze e fare acquisti. Il settore degli hotel non poteva restarne fuori.

Posti letto per avatar

A fare il primo passo è stato CitizenM, un gruppo olandese che costruisce alberghi di lusso accessibili a tutti. Di recente ha annunciato di aver acquistato una proprietà nello spazio virtuale The Sandbox, con l’intento appunto di realizzarvi un hotel in cui gli avatar possano lavorare, dormire, rilassarsi e giocare, secondo le dichiarazioni. La costruzione dell’hotel virtuale sarà realizzata attraverso la vendita di cosiddetti non-fungibile token (NFT), collegati a premi come sconti o bevande gratuite, che sarà possibile riscattare in tutti gli hotel del gruppo.

Dal virtuale al reale

Chi contribuirà riceverà il riconoscimento di citizen/cittadino “normale”, “speciale” o “leggendario”. E con il ricavato verrà costruito un albergo reale, in un luogo che sarà deciso dai “cittadini” che avranno contribuito. Gli NFT saranno anche usati per creare opere commissionate a talenti dell’arte digitale, che saranno poi appese alle pareti (virtuali) e chi vorrà potrà acquistarle.

A Roma

Dopo un’espansione nelle principali città del mondo, ad oggi 16, CitizenM arriva adesso anche a Roma, dove il prossimo anno aprirà il suo primo hotel italiano di fronte all’Isola Tiberina.

Link e approfondimenti

• Il sito di CitizenM
• Il sito del metaverso The Sandbox (uno dei principali metaversi).
• Lo studio di architettura Voxel ha recentemente progettato un’arena virtuale per ospitare la Metaverse Fashion Week, mentre BIG e Zaha Hadid Architects hanno creato rispettivamente un ufficio virtuale e una città “cyber-urbana“.

Il video

Le vibrazioni di una ragnatela trasformate in suoni, progetto di sonificazione realizzato al MIT di Cambridge, Usa (Ian Hattwick, Isabelle Su, Christine Southworth, Evan Ziporyn, Tomás Saraceno e Markus Buehler).

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